Successivamente all’edificazione trecentesca dell’edificio di culto, in una fase cronologica presumibilmente compresa tra il XV e il XVI secolo, si assiste alla costruzione della torre campanaria, affiancata al perimetro settentrionale della chiesa in corrispondenza del preesistente avancorpo, che viene inglobato nella nuova costruzione.
Le attività edilizie documentabili alla base del campanile hanno comportato la tamponatura del varco ogivale preesistente con un setto murario in materiale lapideo, connotato da sporadici elementi di recupero, la cui tecnica costruttiva non sembra discostarsi in modo evidente dalla tipologia muraria documentata per la fase trecentesca del complesso religioso (SP_SMP17_PPIX_8007 (2)).
Contestualmente a tale intervento, si procede alla ridefinizione del perimetro orientale del più antico avancorpo con una muratura continua, nella quale viene ricavato un varco archivoltato in conci di arenaria che riutilizza, in funzione di stipite settentrionale, un preesistente pilastro (fig.f).
Persistono alcune perplessità circa l’attribuzione alla stessa fase di un secondo portale, con arco a tutto sesto e stipiti in elementi squadrati di calcare e arenaria, posto in opera sul perimetrale ovest del campanile (fig.g). Sebbene le due aperture risultino in asse e connotate da una luce di uguale ampiezza, il portale ovest appare realizzato con conci di reimpiego, lasciando presupporre la sua appartenenza ad una fase più tarda.
E’ plausibile attribuire allo stesso cantiere anche il parziale rimaneggiamento dell’apertura definita sul perimetrale nord della chiesa, in prossimità della controfacciata, verosimilmente rifunzionalizzata come varco di collegamento tra la navata e la torre campanaria.
I successivi interventi edilizi che interessano il campanile sono documentabili esclusivamente alla base della struttura e in relazione al suo volume interno, in quanto l’omogenea presenza di intonaco non consente la lettura stratigrafica dei prospetti esterni.
Al cantiere del secolo XVIII è ipotizzabile ricondurre – sebbene non si disponga di chiari indicatori cronologici – la realizzazione della muratura che attraversa con orientamento est-ovest la porzione meridionale della torre campanaria, interpretabile come un muro di spina con funzione strutturale.
Il quadro degli interventi edilizi che hanno interessato direttamente il campanile si completa con le informazioni fornite dalle fonti documentarie ottocentesche, che attestano la sistemazione della sua parte sommitale, e con la tamponatura del portale presente sul prospetto ovest, riferibile al secolo XX per l’impiego di mattoni forati.